Il toponimo ha origine dalla parola latina CISTERNA, che sta a significare ‘pozzo, deposito per l’acqua’. Tale nome deriverebbe dall’esistenza di una pozza d’acqua all’interno del salone del castello cittadino a cui potevano attingere tutti gli abitanti del borgo. Documentata a partire dall’anno 980, nel 1041 divenne proprietà dei vescovi di Asti rimanendo in loro possesso per quasi due secoli. Passata tra le mani di numerose famiglie, tra cui i De Mercato, i Garretti e i Pelletta, fu in seguito acquistata da Torquato Torto di Castelnuovo Scrivia. Ventuno anni dopo il duca Carlo Emanuele I di Savoia, rivendicatane la proprietà, programmò la ristrutturazione del castello cittadino, che non fu, però, mai iniziata. Sotto il beneplacito papale, il nuovo proprietario, Giacomo Dal Pozzo, ottenne il diritto di coniare una propria moneta e di espandere il castello attraverso numerosi lavori di abbellimento. Durante il Settecento, però, il castello iniziò a perdere importanza e tornò di proprietà dei vescovi di Asti, i quali ne fecero dono ai Savoia. Dal 1912, tale territorio appartiene al comune. Davanti al castello, attestato intorno al XII secolo, si trova la parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, di origine barocca che, rimaneggiata più volte, ha perso gran parte delle caratteristiche originarie. Nei dintorni, inoltre, spiccano numerose strutture religiose, tra cui la chiesa dell’Annunziata, quella di San Rocco, di San Remigio e quella di Sant’Anna